La gestión colectiva de los derechos de autor en el ámbito internacionalrégimen jurídico general y contractual

  1. Saucedo Rivadeneyra, Mónica
unter der Leitung von:
  1. Carmen Otero García-Castrillón Doktorvater/Doktormutter

Universität der Verteidigung: Universidad Complutense de Madrid

Fecha de defensa: 07 von Juni von 2012

Gericht:
  1. Pedro Alberto de Miguel Asensio Präsident/in
  2. Eduardo Serrano Gómez Sekretär/in
  3. Benedetta Ubertazzi Vocal
  4. Paul L. C. Torremans Vocal
  5. Pilar Jiménez Blanco Vocal

Art: Dissertation

Zusammenfassung

La natura delle opere dell’ingegno conferisce al loro creatore, da una parte, la possibilità di essere riconosciuto come autore della sua creazione e dall’altra, la possibilità di ottenere i profitti economici che derivino dal suo sfruttamento. Quando è lo stesso titolare che gestisce il suo diritto intellettuale in maniera diretta, egli è in grado di mantenere il controllo diretto sulla sua opera, contratta le condizioni del suo utilizzo, fissa personalmente i compensi e controlla accuratamente che i suoi diritti siano rispettati. Nonostante, un autore abbia la possibilità di esercitare direttamente i suoi diritti intellettuali in un mondo dove le tecnologie hanno provocato l’emergere di nuove forme di sfruttamento delle opere in massa, difficilmente controllabili, tuttavia non sempre diventa un lavoro facilmente raggiungibile. Inoltre, l’esistenza di diritti di taglio remunerativo che sussistono attraverso il tempo sembra favorire l’esigenza di trovare altre maniere per amministrare questi diritti intellettuali. Queste circostanze hanno fatto sì che la gestione collettiva dei diritti d’autore sia diventata un’alternativa efficace e fattibile alla gestione individuale dei medesimi. Eppure c’è chi sostiene che le nuove tecnologie significheranno una importante rinascita della gestione individuale. In un sistema di gestione collettiva ampiamente sviluppato, i titolari del diritto d’autore autorizzano gli organismi di gestione collettiva a controllare l’utilizzo delle proprie opere; a negoziare le condizioni contrattuali con gli eventuali utilizzatori; a rilasciare licenze per lo sfruttamento dei repertori secondo le loro tariffe; a riscuotere i profitti e distribuirli tra i beneficiari. Il sistema è chiamato collettivo perché la maggior parte degli elementi che lo compongono sono veramente “collettivizzati”, ossia spalleggiati da una struttura organizzata con obiettivi collettivi che vanno di là dall’adempimento di funzioni di gestione. Le società di gestione collettiva sono strumenti al servizio dei titolari di diritti intellettuali che gli permettono di rendere effettivi dei diritti che, altrimenti, non sarebbero esercitabili...